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17 Maggio 2025

TEA e carne coltivata tra i temi affrontati oggi al Food&Science Festival

Nella mattina del Festival anche un panel sulla libertà di ricerca

Nella seconda giornata di Food&Science Festival, uno degli incontri più seguiti ha acceso i riflettori sulla libertà di ricerca nel settore primario, tra Tecnologie di Evoluzione Assistita e carne coltivata, temi che il Festival affronta e approfondisce ormai da diverse edizioni.

Molti i temi al centro del dibattito, dalla ricerca di innovazione alle frontiere già varcate, in un settore che continua ad innovare e crescere. Centrale la genetica, che interviene per fronteggiare malattie e patogeni, come hanno spiegato nella parte iniziale del panel due degli ospiti, i docenti di genetica agraria dell’Università di Verona Sara Zenoni e Mario Pezzotti. Approfonditi con loro l’importanza della sperimentazione in campo, come nella coltivazione delle piante a fini di studio, ricerca che nasce dalla conoscenza del valore di cui la scienza è portatrice e pertanto va sostenuta, non ostacolata o danneggiata.

Impossibile non pensare proprio a quanto è successo lo scorso anno con le piante di “Ris8imo” di Vittoria Brambilla, accanto a lei sul palco: ricercatrice del dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano, lo scorso anno ha dato il via alla prima sperimentazione italiana in campo aperto di piante di riso ottenute mediante TEA, dando la notizia proprio al Festival. Purtroppo, poco dopo la loro messa a dimora le piante erano state sradicate da ignoti. Un incidente che non ha fermato e non ferma la ricerca, ma che apre invece alla possibilità, discussa a Mantova, di utilizzare la geolocalizzazione e l’identificazione dei campi sperimentali da usufruire per la ricerca, proprio con il fine di proteggerli e salvaguardarli da eventuali minacce.

Il panel è proseguito poi con Michele Fino, docente di fondamenti del diritto europeo dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, che ha ricordato come il commercio del “Novel food” – al centro anche di un altro incontro svoltosi in mattinata – sia gestito anche e soprattutto da norme legislative, mentre Diana Massai, docente del dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino, ha sottolineato come di fondamentale importanza oggi sia l’innovazione tecnologica, che proprio nella sperimentazione e in progetti di ricerca sul “Novel food” come la carne coltivata trova importanti campi di applicazione. Ultima e non meno importante, la sostenibilità, come ha ricordato il biotecnologo Alessandro Bertero, orizzonte fondamentale a cui tendere, e il rispetto del benessere animale.

Un dialogo che ha esplorato i legami tra cibo e scienza in chiave scientificamente accurata e sempre coinvolgente come nello spirito del Festival, e che ha contribuito a definire la ricerca come patrimonio da difendere, supportare e valorizzare.