Il bilancio del Food&Science Festival 2025 a Mantova ricco di soddisfazioni
Tanti sold-out, incontri partecipatissimi e un pubblico non solo cittadino, ma arrivato appositamente, e per la maggioranza, da fuori Mantova, hanno caratterizzato la nona edizione del Food&Science Festival, la manifestazione promossa da Confagricoltura Mantova, ideata da FRAME-Divagazioni scientifiche e organizzata da Mantova Agricola che dal 2017 fa dialogare i mondi dell’agricoltura, della scienza e delle istituzioni. Appuntamento centrale nell’agenda dei principali festival nazionali, la tre giorni mantovana si conferma l’epicentro del dibattito costruttivo, inclusivo e accurato tra cibo e scienza, toccando temi attuali e ampi che indagano le conseguenze sociali, tecnologiche, politiche ed economiche della produzione e del consumo alimentare.
Lo sottolinea Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova: “Dopo nove anni possiamo dire che il Festival ha raggiunto una dimensione e un’importanza tali che i frutti sono tangibili. Basti pensare al dibattito sulle TEA, che è iniziato qui ed è proseguito sui tavoli delle istituzioni, ma gli esempi sono molteplici. Abbiamo costruito qualcosa di unico nel suo genere, che ha un futuro davanti a sé: il mio mandato è in scadenza, ma mi impegno a tramandare questa eredità a chi assumerà il mio ruolo il prossimo anno affinché conservi e anzi faccia fiorire ancora di più la grande manifestazione che abbiamo creato”. Semi che hanno già germogliato con i Lab, il format studiato per replicare i contenuti del Food&Science Festival che ha già raggiunto diverse città e regioni d’Italia.
Parole di soddisfazione a cui si aggiungono quelle del Sindaco di Mantova, Mattia Palazzi: “Anche quest'anno il Festival ha dimostrato la forza di un progetto culturale che continua a evolversi senza perdere la sua identità: tre giorni di riflessione, scambio e conoscenza sui grandi temi del cibo, della scienza e dei cambiamenti che attraversano la nostra società. Il Festival ha saputo coinvolgere pubblici diversi - cittadini, studenti, famiglie, addetti ai lavori - mantenendo intatta la sua capacità di rendere accessibili contenuti complessi, grazie a un linguaggio inclusivo, rigoroso e creativo. Mantova si conferma così una città laboratorio, aperta al dialogo tra scienza, cultura e comunità. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questo successo, che è patrimonio di tutta la città”.
Oltre 170 incontri e più di 150 ospiti che raccolgono alcuni dei principali protagonisti del panorama scientifico attuale tra esperti, accademici, ricercatori, divulgatori scientifici e addetti ai lavori, insieme per condividere conoscenze, esperienze e visioni sul futuro della ricerca, delle innovazioni tecnologiche e dell’agroalimentare. “In nove edizioni, il Food&Science Festival ha creato uno spazio di confronto autentico per la comunità scientifica italiana – spiegano a riguardo gli ideatori, il gruppo FRAME-Divagazioni scientifiche – dimostrando come ricerca e divulgazione siano imprescindibili per affrontare le sfide globali attraverso il cibo. Abbiamo evidenziato non solo il valore della scienza, ma anche la necessità che le voci di ricercatori e divulgatori raggiungano politica, industria e società civile, promuovendo partecipazione e accessibilità della conoscenza”.
Grande successo anche sui social, il punto di ritrovo digitale che ha permesso al pubblico di curiosare nel dietro le quinte degli incontri, ascoltare interviste inedite agli ospiti e rimanere sempre aggiornati su eventi e novità: nei giorni del Festival - fino ad ora - e nel periodo di avvicinamento la copertura su Facebook e Instagram ha raggiunto oltre 1 milione e 600 mila utenti complessivi, mentre le interazioni Instagram hanno raggiunto la quota di oltre 15 mila. Quasi 20 mila invece le impression sul rinnovato canale LinkedIn del Festival.
Tre giorni in cui il pubblico ha accolto con interesse e grande entusiasmo personaggi amati e conosciuti come l’astronauta Paolo Nespoli e i divulgatori scientifici Adrian Fartade e Luca Perri, che nella serata di sabato hanno riempito la grande sala del Teatro Sociale, protagonisti della ricerca in ambito agroalimentare come Vittoria Brambilla, la ricercatrice di che con “Ris8imo” ha dato il via alla prima sperimentazione italiana in campo aperto di piante di riso ottenute mediante TEA, presentandola proprio lo scorso anno al Festival, volti noti della televisione o dei social, come gli chef Roberto Valbuzzi e Cristiano Tomei e l’agricoltore YouTuber Matt the Farmer, e persino grandi campioni dello sport come Valentina Vezzali e Fausto Desalu.
Proposte multidisciplinari che hanno saputo catturare attenzione e interessi diversi non solo attraverso laboratori (come le Science in a box a cura di CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche), visite guidate (con gli immancabili tour alla scoperta delle botteghe storiche della Scienza dei retrobottega a cura di Confcommercio, Confesercenti e Confguide Mantova), format speciali (la Rassegna stampa quotidiana realizzata con il sostegno di Fondazione Banca Agricola Mantovana), installazioni dove presentare progetti innovativi (un esempio, quello degli Spazi Gustosi a cura di Dipartimento di Design del Politecnico di Milano), talk con quiz e brainstorming che sembrano portarci nel futuro dell’alimentazione (come quello dedicato ai Novel food a cura del Centro di Ricerca “Best4Food” dell’Università di Milano-Bicocca).
Un percorso lungo nove anni che è stato fianco a fianco anche delle attività dei main partner, che con il Festival condividono una visione innovativa, che sia dedicata a un futuro più sostenibile e informato - come ha spiegato Syngenta durante la presentazione in Italia delle proprie “Sustainability Priorities”, o il Gruppo Tea nell’incontro dedicato alla gestione del nostro bene più prezioso, l’acqua - o ad una evoluzione nei gusti e nei sapori - come quelli di un gelato dal gusto sorprendente, portato a Mantova dal Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano, o risultati da abbinamenti insoliti, come quelli con Marsala, vermut, birra e mostarda proposti dal Consorzio Tutela Grana Padano -.
Non solo: Mantova è stata occasione per approfondire i Cambiamenti e le innovazioni nel settore delle imprese (per esempio con il Forum delle Economie Agrifood EXPerience a cura di UniCredit) e in quello sociale (con anche l’incontro dedicato al cambiamento demografico e ai suoi effetti sulla produzione e il consumo nell’agroalimentare a cura di Levoni e in collaborazione con SMEA-Università Cattolica del Sacro Cuore - Cremona), esplorando i legami che l’agricoltura ha con l’ambiente (anche con la presentazione della “Carta del Mulino”, a cura di Barilla, e della mostra fotografica collegata dedicata alla biodiversità), la tecnologia (pensando al panel in collaborazione con Agrofarma – Federchimica dedicato allo Smart Farming), la chimica (attraverso incontri interattivi come il Q&A | Ho mangiato una molecola, e adesso? in collaborazione con Aispec – Federchimica) e la circolarità (legata per esempio all’uso di Biochar e Biogas durante l’incontro in collaborazione con Inalca, e a quello di sottoprodotti e scarti del settore agroalimentare e agroforestale a cura del Gruppo Saviola), senza dimenticare approfondimenti legati al cibo, tutti da gustare. Tra questi, quelli alla scoperta di come cambia il gusto (con il sostegno di Poste Italiane), degustazioni a base di olio (a cura di Assoprol) e laboratori e mostre dedicate allo zucchero (a cura della Cooperativa Ossigeno e Momic, in collaborazione con Eridania Italia S.p.a.).
Tre giorni dedicati ad approfondire in modo unico il binomio cibo e scienza, che continuano ancora oggi con ospiti e incontri di tutti i tipi: dalla liberta di ricerca al cibo che incontra i fumetti, dagli esperimenti con la chimica agli incontri con autori e autrici fino a gustose degustazioni a base di miele e workshop alla scoperta di gusti “inafferrabili” come l’Umami.