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30 Settembre 2025

"Radici del futuro": un successo la prima tappa del Lab Parma

Tutto esaurito per l'appuntamento di Borgo Val di Taro

Il carbon farming tra innovazione, regole e territori. Questo il tema approfondito da Confagricoltura Parma nel corso del convegno “Radici del futuro” organizzato nella sala conferenze di Palazzo Tardiani a Borgotaro nell’ambito delle iniziative della 50ª edizione della Fiera del fungo e del Food&Science Festival.

«Un importante momento di confronto – commenta Roberto Gelfi, presidente di Confagricoltura Parma – che ci ha permesso di approfondire, con esperti e tecnici, un tema centrale dell’agricoltura odierna e del futuro quale quello del carbon farming. Un convegno che, come tutti quelli promossi da Confagricoltura nell’ambito del Food&Science Festival, ha l’intento di favorire la comprensione dei temi e la loro divulgazione».

Ad entrare nel dettaglio – nel corso del convegno moderato da Enrica Favaro di Frame Divagazioni scientifiche – sono stati Francesca Dini, responsabile dei progetti sui Servizi Ecosistemici Pefc; Antonio Mortali, dottore forestale delle Comunalie Parmensi e direttore del Consorzio KilometroVerde Parma, e Gianluca Borghi, assessore alla Sostenibilità ambientale, energetica ed alla mobilità del Comune di Parma.

«Il termine carbon farming – ha spiegato Francesca Dini – è molto recente. È nato nel 2021 e definito nel dettaglio, dalla Commissione Europea, nel 2023. Si riferisce ad una serie di pratiche finalizzate a migliorare l'azione di sequestro e stoccaggio della Co2 nelle foreste e nei suoli. L’obiettivo finale è la soddisfazione dei parametri del Green Deal europeo che richiede una riduzione delle emissioni di carbonio e della sua presenza in atmosfera».

Di crediti di sostenibilità ha parlato Antonio Mortali che ha sottolineato come «fanno parte dei cosiddetti pagamenti ecosistemici, ossia quei pagamenti che le aziende responsabili di emissioni, possono versare ai gestori del patrimonio boschivo tramite progetti che consentono lo stoccaggio della Co2».

Da parte dell’assessore Gianluca Borghi un’analisi dell’impegno del Comune di Parma: «Abbiamo partecipato al convegno per apprendere ed imparare e per consolidare la nostra ferma convinzione di dover agire come Comune in stretta sinergia con il territorio montano. Non a caso abbiamo sottoscritto un accordo con il Parco nazionale Tosco Emiliano per i crediti di sostenibilità. Ci interessa molto compensare le emissioni della città con il sostegno e il rafforzamento della forestazione in Appennino. Grazie al convegno di Confagricoltura si è potuto parlare di nuove modalità di coltivazione per raggiungere una sempre maggiore sostenibilità all’interno di una delle missioni più importanti per la Città di Parma quale la neutralità carbonica nel 2030».

In apertura i saluti istituzionali. «L’agricoltura – ha dichiarato il sindaco di Borgotaro Marco Moglia – da realtà che subisce il cambiamento climatico, piò diventare protagonista ed attrice del cambiamento». Per il consigliere provinciale con delega ad Attività produttive e Rapporti con le associazioni economiche Fabio Bonatti «i temi trattati durante il convegno dimostrano che l’agricoltura può essere parte attiva nell’incentivare la sostenibilità», mentre il consigliere regionale Matteo Daffadà ha ricordato l’impegno «per la legge sui biodistretti» e l’impegno della Regione per «preservare il territorio».