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23 Maggio 2025

Il futuro dell’agricoltura italiana passa anche dall’educazione finanziaria

L'evento organizzato dall’Unione Provinciale Agricoltori Siena

Educazione finanziaria per un agroalimentare che cambia. In perfetta sincronia con il tema della sua nona edizione, Cambiamenti, è stato questo il tema centrale dell’incontro che l’Unione Provinciale Agricoltori Siena ha portato al Food&Science Festival - la manifestazione promossa da Confagricoltura Mantova, ideata da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzata da Mantova Agricola - creando un’occasione per esplorare il ruolo della cultura finanziaria nell’agricoltura contemporanea valorizzando l’importanza di saper leggere i segnali economici, pianificare gli investimenti, gestire il rischio e orientarsi tra strumenti assicurativi, previdenziali e creditizi.

Il moderatore Riccardo Saporiti, interroga i relatori: qual è la situazione dell’educazione finanziaria nell’agricoltura italiana contemporanea? “L’Italia si colloca fra gli ultimi posti in Europa per conoscenza finanziaria e in una classifica internazionale di 196 paesi ci collochiamo solo al 63° posto”, spiega Mauro Camelia, professore associato e ricercatore al Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici dell’Università di Siena. Una tendenza da invertire il prima possibile: in un’epoca in cui il settore agroalimentare affronta importanti trasformazioni legate ai cambiamenti climatici e all’automatizzazione con tecnologie in continua evoluzione, la gestione finanziaria appare sempre più una competenza chiave per garantire la sopravvivenza e la crescita delle imprese agricole.

Soprattutto se pensiamo che oltre alla scarsa educazione finanziaria, a complicare la situazione sono anche lo scenario demografico italiano - che a fronte di una diminuzione della popolazione attiva vede aumentare quella in età pensionabile, con pesanti ripercussioni sul sistema previdenziale - e quello geopolitico globale, le cui incertezze si traducono spesso in difficoltà concrete per le imprese nell’affrontare i problemi e le criticità connesse.

È quindi Giulia Bettagno, esperta nel settore vitivinicolo e a capo della commissione Agroindustria, a porre l’accento sul passaggio generazionale delle imprese agricole, sottolineando come le grandi aziende abbiamo già avviato questi processi, mentre la maggior parte delle piccole realtà italiane è ancora impreparata. Torna tra le cause l’impreparazione finanziaria che porta piccole realtà agricole italiane a non conoscere o a non sapere come accedere ai supporti nazionali ed europei rivolti agli imprenditori agricoli,

come fondi pensione complementari, incentivi per la digitalizzazione o forme di credito agevolato.

Un incontro partecipato ed estremamente utile che ha confermato l’impregno del Festival a “coltivare conoscenza” anche attraverso la costruzione di una consapevolezza economica più solida, imprese più resilienti, filiere più solide e comunità rurali capaci di affrontare il futuro con strumenti adeguati.