L'evento organizzato dall’Unione Provinciale Agricoltori Siena
Educazione finanziaria per un agroalimentare che cambia. In perfetta sincronia con il tema della sua nona edizione, Cambiamenti, è stato questo il tema centrale dell’incontro che l’Unione Provinciale Agricoltori Siena ha portato al Food&Science Festival - la manifestazione promossa da Confagricoltura Mantova, ideata da FRAME – Divagazioni scientifiche e organizzata da Mantova Agricola - creando un’occasione per esplorare il ruolo della cultura finanziaria nell’agricoltura contemporanea valorizzando l’importanza di saper leggere i segnali economici, pianificare gli investimenti, gestire il rischio e orientarsi tra strumenti assicurativi, previdenziali e creditizi.
Il moderatore Riccardo Saporiti, interroga i relatori: qual è la situazione dell’educazione finanziaria nell’agricoltura italiana contemporanea? “L’Italia si colloca fra gli ultimi posti in Europa per conoscenza finanziaria e in una classifica internazionale di 196 paesi ci collochiamo solo al 63° posto”, spiega Mauro Camelia, professore associato e ricercatore al Dipartimento di Studi Aziendali e Giuridici dell’Università di Siena. Una tendenza da invertire il prima possibile: in un’epoca in cui il settore agroalimentare affronta importanti trasformazioni legate ai cambiamenti climatici e all’automatizzazione con tecnologie in continua evoluzione, la gestione finanziaria appare sempre più una competenza chiave per garantire la sopravvivenza e la crescita delle imprese agricole.
Soprattutto se pensiamo che oltre alla scarsa educazione finanziaria, a complicare la situazione sono anche lo scenario demografico italiano - che a fronte di una diminuzione della popolazione attiva vede aumentare quella in età pensionabile, con pesanti ripercussioni sul sistema previdenziale - e quello geopolitico globale, le cui incertezze si traducono spesso in difficoltà concrete per le imprese nell’affrontare i problemi e le criticità connesse.
È quindi Giulia Bettagno, esperta nel settore vitivinicolo e a capo della commissione Agroindustria, a porre l’accento sul passaggio generazionale delle imprese agricole, sottolineando come le grandi aziende abbiamo già avviato questi processi, mentre la maggior parte delle piccole realtà italiane è ancora impreparata. Torna tra le cause l’impreparazione finanziaria che porta piccole realtà agricole italiane a non conoscere o a non sapere come accedere ai supporti nazionali ed europei rivolti agli imprenditori agricoli,
come fondi pensione complementari, incentivi per la digitalizzazione o forme di credito agevolato.
Un incontro partecipato ed estremamente utile che ha confermato l’impregno del Festival a “coltivare conoscenza” anche attraverso la costruzione di una consapevolezza economica più solida, imprese più resilienti, filiere più solide e comunità rurali capaci di affrontare il futuro con strumenti adeguati.