La selezione genetica sulle piante e l’evoluzione che ci aspettiamo dal mondo vegetale nel futuro, vicino e lontano, sono stati i temi al centro dell’evento Food&Science Festival Lab, ospitato per la prima volta a livello interregionale all’Orto Botanico di Padova con il titolo “Terreno fertile. Idee per l’agricoltura che cambia”.
L’appuntamento è stato organizzato da Confagricoltura Donne Veneto e Confagricoltura Donne Friuli Venezia Giulia. Uno sguardo nuovo, che ha messo al centro i progressi della scienza sui vegetali per l’alimentazione, ma non solo, con l’obiettivo di ottenere piante più resilienti e più produttive, capaci di vincere la sfida del cambiamento climatico.
Oltre cento persone hanno partecipato tra il pubblico, tra cui rappresentanti di aziende, operatori del settore, ma anche molti cittadini interessati a capire come evolverà il mondo vegetale con il contributo della ricerca e delle imprese, influendo sulla genetica nel rispetto della sostenibilità. Le tecniche genomiche più avanzate stanno, infatti, cambiando la selezione e il miglioramento delle colture.
Tra i passaggi principali della giornata ci sono stati i temi legati ai sottoprodotti come risorse preziose per filiere alternative, tra cui nutraceutica e farmaceutica. Si è, inoltre, fatto il punto sulle ricerche in corso, sia nei nostri terreni, che in ambienti estremi e addirittura nello spazio.
«Noi imprenditrici ed imprenditori agricoli riteniamo che per rimanere competitivi e garantire continuità per le generazioni future sia assolutamente necessario guardare al domani creando fin d’ora una collaborazione ed un dialogo costruttivo e reciproco con il mondo della ricerca scientifica, le imprese e la filiera industriale – commenta Chiara Dossi, Presidente di Confagricoltura Donna Veneto - Da questa giornata è emerso come Ricerca scientifica e Università stiano facendo passi da gigante, supportate dal mondo imprenditoriale e da numerose start-up. Si crea, però, un blocco a livello normativo e burocratico: è necessario legiferare velocemente su questi temi e stimolare la politica. Auspichiamo che da questa giornata, che ha messo insieme tante energie e relatori di alto profilo, nascano buoni frutti, trasformando il confronto di oggi in azioni concrete per il futuro».
«Oggi stiamo assistendo ad un paradosso - aggiunge Paola Giovannini Pasti, Presidente di Confagricoltura Donna Friuli Venezia Giulia - la scienza offre soluzioni più sicure, precise e controllate che in passato e una parte della società civile e del mondo agricolo le percepisce come pericolose. Un esempio per tutte le TEA. La domanda che genera la sfida è: come possiamo chiedere accettazione sociale se non offriamo trasparenza e dialogo, non basta dimostrare che la tecnologia è sicura, la comunicazione e il coinvolgimento diventano chiave per la trasformazione. Il Lab Veneto Friuli Venezia Giulia, coinvolgendo università società civile, agricoltori, imprenditori, territori e istituzioni creano nuova consapevolezza e si spera portino a scelte politiche più ancorate al mondo reale che all’ideologia».
Anna Lante, Docente del Dipartimento di Agronomia Animali Alimenti Risorse Naturali e Ambiente – DAFNAE dell’Università di Padova, ha illustrato come gli scarti delle filiere alimentari possono diventare risorse: la sfida è, appunto, valorizzarli.
La Presidente e CEO di PlantaRei Biotech Elena Sgaravatti e Laura De Gara, Professoressa di Fisiologia vegetale alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Campus Biomedico di Roma UCBM, hanno parlato di piante come “biofabbriche” attraverso lo sviluppo di vegetali più resistenti, sostenibili ed economicamente vantaggiosi per le aree rurali.
Michele Morgante, Docente di Genetica all’Università di Udine e Presidente dell’Associazione Genetica Italiana, ha illustrato le numerose sperimentazioni in corso su piante coltivate in ambienti extraterrestri o simulati, che potranno avere importanti ricadute sulla nostra agricoltura.
Alessandro Marcello, Group Leader del laboratorio di Virologia Molecolare dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB), ha parlato di come le innovazioni biotecnologiche possano aumentare la produzione alimentare nelle regioni più colpite dall’insicurezza alimentare.
Sono intervenuti, inoltre, il Prefetto dell’Orto Botanico di Padova Tomas Morosinotto, il Presidente dell’Accademia dei Georgofili (Sezione Nord-Est) Giuliano Mosca, la specialista Agribusiness Veneto per Civibank Alessia Fioravanti.
Il Food&Science Festival Lab è uno spin-off del format di successo Food&Science Festival, che si tiene ogni anno a Mantova e che ha generato workshop collaterali in varie città italiane. L’appuntamento Food&Science Lab Veneto e Friuli Venezia Giulia tornerà anche nel 2026 e questa volta sarà ospitato in Friuli.
Il Food&Science Festival Lab Veneto e Friuli Venezia Giulia è stato organizzato da Confagricoltura Donna Veneto e Confagricoltura Donna Friuli Venezia Giulia, con il patrocinio di Università degli Studi di Padova e Accademia dei Georgofili, in collaborazione con Orto Botanico 1545 Università di Padova, con il contributo di Diachem e Civi Bank Gruppo Sparkasse, con la partecipazione di Confagricoltura Donna, ideazione e direzione scientifica Frame Divagazioni Scientifiche.